L'ABISSO CHALLENGER
"Il fondo appariva luminoso e chiaro, un deserto che faceva trapelare diverse forme di diatomee"
Jacques Piccard (1922 - 2008)
È il punto più profondo della superficie terrestre raggiungendo 10.920 ±10 metri. Si trova nell'Oceano Pacifico Settentrionale, in prossimità delle isole Marianne all'estremità sud dell'omonima fossa.
A questa profondità la pressione idrostatica equivale a 1.086 bar (108,6 MPa), ovvero 1.107,4 kgf/cm² cioè una spinta di oltre una tonnellata per ogni cm² di superficie.
Sono state effettuate solo cinque discese. La prima risale al 23 gennaio 1960 quando a bordo del batiscafo Trieste (di progettazione svizzera e produzione italiana), il tenente di vascello della U.S. Navy Don Walsh e l'ingegnere svizzero Jacques Piccard raggiunsero l'abisso Challenger in circa 5 ore, e rimasero 20 minuti sul fondo dell'oceano prima di risalire in 3 ore e 15 minuti. Sul fondo dell'abisso Walsh e Piccard furono sorpresi di trovare alcune specie di platesse e anche dei gamberetti.
L'immagine seguente mostra il batiscafo Trieste poco prima dell'immersione
Le coordinate dell'abisso Challenger sono: 11°22′24″N 142°35′30″E
(tappare sulle coordinate per visualizzare la localizzazione in Google Maps).
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